Primo, chiamarle semplicemente agenzie di viaggi non è più di moda. Secondo, le agenzie non si aprono più, ma si ristrutturano quelle che ci sono già. E fa figo chiamarle “store”. Due esempi a confronto: il Gattinoni Travel Store di Genova (foto a sinistra) e il concept store Bluvacanze di Cornate d’Adda (foto a destra), in Brianza, entrambe celebrate nel profondo restyling a gennaio 2018. “Genova segna l’inizio di un processo che renderà le agenzie di proprietà sempre più vicine ai consumatori”, commenta Amanda Schüpbach, appena nominata Responsabile coordinamento agenzie di proprietà di Gattinoni Mondo di Vacanze “Vogliamo trasformare le agenzie in travel store a 360°, dove scoprire, informarsi, ascoltare presentazioni, partecipare ad eventi, incontrare esperti”. L’agenzia Bluvacanze è collocata all’interno del centro commerciale Il Globo di Cornate d’Adda, quindi ha vincoli più forti, ma rispetta il nuovo format ispirato dai docenti IED Istituto Europeo del Design di Milano. Due annotazioni. Primo, trasformare le agenzie in “luoghi d’incontro e di socializzazione” non è un’idea così originale, visto che ci hanno già pensato in tanti: tra gli altri, quasi dieci anni fa, Daniel Ponzo col Kuoni Flagship Store di Milano, che è durato poco, ma non per colpa del concept. Secondo, gli store di viaggi si assomigliano un po’ tutti: prevalenza di toni chiari e luci calde, poltrone rigorosamente bianche e lampade di design, brand esposti in modo discreto, grandi monitor in vetrina, scrivanie spoglie e - soprattutto - niente cataloghi. Quelli sono veramente spariti, del tutto o quasi. Una prece.