In una Milano insolitamente festaiola, causa EXPO, di gente in giro ce n'è tanta. Turisti italiani e stranieri, giovani e famiglie, ricchi e low-cost. Tutti, ma proprio tutti, con un bel sacchetto griffato: Zara o H&M per chi si accontenta, Versace o Prada per chi può. Perché ormai il centro di Milano è il paradiso dello shopping, e di agenzie di viaggi non ce ne sono più. Una a una, in silenzio, han tirato giù la clèr (saracinesca, in milanese). Al posto di Rinaldi 1929 in C.so Venezia (1929 non era il numero civico, ma l’anno della fondazione...) c'è un negozio di scarpe. Nella Rinaldi di piazza Duomo da anni si trova un megastore di abbigliamento. Sparite anche la MareNeve in via Manzoni e una delle prime Sestante in corso di Porta Romana. Dimenticate la Francorosso di c.so Vittorio Emanuele e l’agenzia del Club Méditerranée, che si trovava in Galleria Passarella. E anche la Di Lauro Viaggi (altra Galleria, quella del Toro). Nessuno, quando passa davanti a un anonimo camiciaio in corso Dante, sa che proprio lì si trovava la sede storica di Chiariva, ovvero Chiari Sommariva, la prima agenzia di viaggi d'Italia, fondata nel 1878. Ma il contrasto più eclatante è in Galleria Vittorio Emanuele: al posto della gloriosa CIT delle Ferrovie dello Stato, nelle medesime vetrine, ora fa affari Louis Vuitton.