Uscire dai luoghi comuni ed esprimere concetti originali, per chi parla di agenti di viaggi, è difficile e poco comune. C’è riuscito Ezio Barroero (a sinistra nella foto), fondatore con Michele Zucchi di Euphemia Lab Travel, 140 Personal Voyager e 60 milioni di fatturato nel 2023, in crescita da anni.
Due affermazioni ricche di implicazioni: “Dei nostri 140 Personal Voyager 120, ovvero l’85%, sono donne: tutte professioniste, tutte con anni di esperienza alle spalle, tutte con un portafoglio clienti consolidato da anni. Non solo, dei nostri dipendenti, nelle sedi di Cuneo e Reggio Emilia, 34 su 42 sono donne”. È noto a tutti gli addetti ai lavori che la base delle imprese turistiche è prettamente femminile, che le donne si diradano nelle posizioni di middle management e che i maschi prevalgono - e prevaricano - nelle posizioni di vertice. Ma vendere viaggi e vacanze è un’attitudine più femminile che maschile, ça va sans dire.
“Per tutelare questa professione non servono leggi, ma imprese più illuminate: penso al modello svedese, nel quale la qualità della vita professionale diventa il cardine intorno a cui ruota l’organizzazione aziendale. Ciò significa, da un lato, una remunerazione più allineata alla difficoltà e alle responsabilità del lavoro, dall’altro un migliore equilibrio tra attività lavorativa e vita privata”. Tradotto: Work life balance, ovvero il paradigma delle nuove generazioni espresso da un boomer. Sarà che Barroero, oltre a vederci lungo, ha due figlie Millennials, Giulia e Marta, in azienda?!