Come molti timidi di natura, quando parla in pubblico il presidente Uvet Luca Patanè deve carburare un po’, ma poi parte e non lo ferma più nessuno: è sincero e non dice banalità. Ne abbiamo avuto conferma alla conferenza stampa che annunciava l’acquisto (ormai in dirittura d’arrivo) di Blue Panorama. “In un’ottica di integrazione verticale, una compagnia aerea ci sta”. Vero, dopo l’acquisto del t.o. Settemari e la gestione diretta di quattro hotel, rete e BT a parte, mancava il vettore. “Abbiamo affrontato tante sfide, in questi anni, e sono andate quasi tutte bene”. Vero, suffragato dalla crescita che, in trent’anni, ha portato da 40 a 1.400 dipendenti. Il “quasi” va probabilmente riferito a due operazioni nelle quali Patanè aveva fortemente creduto (e investito): l’EXPO 2015 e lajoint-venture col fondo Zhong Xin Investment per portare i cinesi in Italia. “La competizione si fa sull’ultima riga del bilancio, quella dei risultati: lì siamo numero 1”. Vero, 14 milioni di Ebitda nel 2016 e 20 nel 2017. “Il discorso fondi d’investimento e Uvet è un po’ difficile, ho costruito la mia azienda da solo e non è all’ordine del giorno l’ingresso di un equity”. Vero, tutti sanno che la TIP di Giovanni Tamburi aveva trascorso mesi, nella sede di Porta Volta,per poi scegliere Alpitour. La sensazione è questa: un uomo solo (anche se affiancato da ottimi manager) al comando.
Franco Gattinoni sulla primazia dei network indipendenti rispetto a quelli verticali
In occasione della Convention 2017 (Tanka Village Valtur, 19-21 maggio 2017) Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo Gruppo, ha ribadito un concetto che gli è chiaro da anni:
“Attualmente esistono 5 macro aggregazioni (Welcome /Geo, Bluvacanze, Uvet, Robintur e Gattinoni - ndr) che rappresentano 5.500 agenzie, contandone ognuna da 300 a 1500. Gattinoni Mondo di Vacanze è l’unico network indipendente, svincolato cioè da partecipazioni societarie da parte di tour operator o aziende collegate. Essere indipendenti comporta innanzitutto una completa libertà nel selezionare il prodotto: Gattinoni copre tutte le specificità tramite le linee DPack, Selected e Travel Experience. Le agenzie del network si muovono con logiche di distribuzione totalmente libere di vendere i migliori fornitori alle migliori condizioni, per poter generare il giusto guadagno”.
Saranno le tempie ormai imbiancate, sarà il fatto di chiudere - da anni - bilanci in nero, ma mai Luca Caraffini, al secondo mandato come a.d. di Geo Travel Network, aveva adottato un piglio così profetico, come quello usato alle convention di novembre 2016 della sua rete. “Quattro anni fa dicevamo che da 12.000 agenzie saremmo scesi a 8.000, e avevamo ragione. Nel giro di un paio d’anni le agenzie caleranno ancora a circa 6.500. È il numero giusto, se si guarda alle potenzialità del mercato e alle sue dimensioni geografiche, che ci permetterà, con i nostri 1.545 affiliati (di cui 1.183 Geo), di recitare un ruolo ancor più di primo piano, anche se non prevediamo ulteriori acquisizioni.Mentre le altre agenzie perdono il 10%, quelle di Geo chiudono il 2016 con + 4% di fatturato, nonostante la difficoltà di ottenere camere e voli su Grecia e Spagna, e il crollo di Egitto, Tunisia e Turchia. Al risultato hanno contributo il Mare Italia a + 20% e le crociere col + 7%; negativi invece le OLTA (- 12%) e villaggi e pacchetti (- 10%). Sono 500 i milioni di fatturato intermediato dalle nostre agenzie, con gli operatori a contratto, grazie anche all’operazione Win4all. Cinque anni fa (era dicembre 2011) abbiamo iniziato un percorso con Alpitour e Costa Crociere, che ci ha permesso di aggiungere prodotto qualificato al nostro portafoglio e di canalizzare vendite verso i nostri azionisti, per cui rappresentiamo uno dei migliori network, in termini di performance. Il sistema di filiera verticale avrà un'esplosione, anche se qualcuno vorrebbe frenare questo processo. Occhio, perché sono anni che faccio previsioni, e finora ci ho sempre preso...”.
Perché il consulente di viaggi non supererà l’agenzia tradizionale
Era ora! Se a dirlo è Gianpaolo Romano, fondatore e a.d. di CartOrange, ovvero colui che ha praticamente creato questa figura in Italia (nell’ormai remoto 1998, coi Consulenti per Viaggiare), allora le agenzie tradizionali, dopo aver superato la minaccia del web, supereranno anche quella del consulente di viaggi da casa. “Negli USA, patria degli home-based travel agent, chiunque può proporsi come organizzatore di viaggi, senza dipendere da un’agenzia tradizionale; da noi no”sottolinea al TTG on line“Inoltre, molti di loro lavorano quasi esclusivamente con le crociere, perché quello americano è un popolo di repeater e il business che garantisce è ampio, considerato il numero di crocieristi. In Italia, invece, quello dei consulenti di viaggi resterà un mercato di nicchia, prevalentemente per una clientela alto-spendente, e non si potrà mai sostituire al ruolo dell’agente tradizionale”. Ecco, esattamente quello che l’autore di questa newsletter afferma da tempo, non riuscendo più a star dietro a tutti i marchi che si sono buttati in questo business. Dagli storici Evolution Travel e Travelgood, ai Travel Planner di Frigerio Viaggi, agli Euphemia Personal Voyager di Lab Travel e ai consulenti di Robintur Travel Partner fino ai più recenti PTS Personal Travel Specialist di Uvet, PTA Personal Travel Agent di Musement e Bluplanner di Bluvacanze. Per finire ai consulenti professionisti di Open Space.
Ariodante Valeri e la nouvelle vague Alitalia: “Cambiamo molto più della livrea!”
“Vogliamo portare l’Italia nel mondo e il mondo in Italia” è il proclama di Silvano Cassano, a.d. Alitalia, in occasione della presentazione del collegamento intercontinentale diretto Milano Malpensa-Shanghai, avviato in concomitanza con l’apertura di EXPO 2015 (proprio Shanghai aveva ospitato l’edizione 2010 di EXPO). La partnership con Etihad Airways (che genera un network di 620 destinazioni, 720 aerei e 116 milioni di passeggeri) è segnata da molte novità, a cominciare dall’investimento milionario in nuove rotte e nuovi aeromobili, fino alla nuova livrea. “Vogliamo diventare un vettore premium che rappresenti l’Italia nel mondo” sottolinea il Chief Commercial Officer Ariodante Valeri, fortemente voluto dall’a.d. Cassano, (con il quale aveva condiviso l’esperienza in Hertz, insieme anche a James Hogan, Presidente e CEO di Etihad Airways). “Stiamo ricevendo segnali positivi dalle vendite dei primi mesi del 2015 e continueremo con campagne aggressive, anche sul domestico. L’Italia è il nostro mercato e vogliamo riprendercelo, riguadagnando le quote perdute a favore dei competitor. Abbiamo elaborato una nuova politica commerciale, definito una nuova struttura commerciale, fortemente legata al territorio, e organizzato una nuova forza vendite. Agenzie di viaggi e t.o. continueranno a essere il nostro principale canale di vendita: oggi rappresentano il 55/60% del totale, ma l’intenzione è quella di cambiare marcia con il trade. Una volta per tutte, e sul serio”. Lo split degli altri canali di vendita è costituito da circa il 9% proveniente da call center / biglietterie, dal 26% generato dal web; le OLTA vengono conteggiate a parte e rappresentano il 5%.